Qui di seguito alcune delle località e relative “evidenze” facilemente raggiungibili da Masseria Caporelli. Esse rappresentano solo un piccolo esempio delle ricchezze culturali, storiche e naturalistiche della Calabria che vi invitiamo a ricercare e scoprire in tutta autonomia… anche le meno note ma non per questo meno importanti.
Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia. La costruzione sarebbe stata edificata per la prima volta nel corso dell’XI secolo da Ruggero il Normanno, come semplice fortificazione dotata di una torre triangolare circondata da tre torri circolari, riutilizzando in parte il materiale dei templi. Oggi ospita il Museo Archeologico di Vibo Valentia “Vito Capialbi” e gli uffici provinciali della Sovrintendenza per i Beni Culturali.
Mura di Hipponion. Resti di una parte del tracciato delle mura di Hipponion di circa 400 m. Queste erano lunghe in origine circa 7,5 km. Il tratto visitabile è stato messo in luce dall’archeologo Paolo Orsi fra il 1916 e il 1921. Sono state riconosciute 6 fasi costruttive di cui, a parte la prima del VI secolo a.C., tutte le altre sono costruite con blocchi ciclopici squadrati di arenaria e calcarenite. Delle ultime due fasi rimangono, almeno in pianta 8 torri circolari. Qualcuna di esse si è conservata oltre le fondamenta, in particolare una che raggiunge circa i 4 metri di altezza. Queste torri dovevano essere alte in origine circa 10 metri.
Castello di Bivona. Il castello di Bivona venne fatto edificare nella prima metà del Quattrocento da Mariano d’Alagno fratello di Ugone e di Lucrezia, governatore di Monteleone, a difesa del porto. Il castello ha una pianta più o meno rettangolare con quattro torri circolari agli angoli. Venne abbandonato alla fine del Seicento per la formazione di paludi nelle vicinanze. D’allora il castello è rimasto in totale stato di abbandono, da poco è iniziato il restauro che lo renderà nuovamente agibile.
È stata fondata da Nepeto ai tempi della antica Grecia. Gli abitanti infatti prendono il nome di napetini o pizzitani. Il castello testimonia la presenza degli aragonesi nel XV secolo.
Castello Murat di Pizzo Calabro. Eretto nella seconda metà del XV secolo da Ferdinando I° d’Aragona, il castello di Pizzo ha due torrioni cilindrici angolari, dei quali la torre grande, detta torre mastra, è di origine angioina (1380 circa). Proprio in questo luogo fu tenuto prigioniero e in seguito condannato a morte Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone Bonaparte.
Chiesa di Piedigrotta. scavata nella roccia arenaria da naufraghi napoletani alla fine del Seicento per ringraziare Dio della vita salva. All’inizio del Novecento Angelo e Alfonso Barone ornarono la grotta con statue della roccia stessa raffiguranti personaggi delle sacre scritture.
Nota località balneare sul mar Tirreno a sud-ovest di Vibo Valentia ed a nord di Capo Vaticano, ha un Monastero di Francescani di notevole importanza e la Cattedrale Normanna del 1100. Di notevole interesse il centro storico, con i palazzi nobiliari del ‘700 e dell”800 arroccati sulla rupe a strapiombo con la spiaggia sottostante. Interessanti sono i “portali” dei palazzi che rappresentavano le famiglie nobiliari; alcuni sono dotate di grosse cisterne scavate nella roccia, che servivano per accumulare il grano proveniente dal Monte Poro, e successivamente veniva caricato tramite condotte di terracotta sulle navi che erano ormeggiate sotto la rupe di Tropea.
SCILLA anticamente “u Scigghiju” in calabrese
È un comune di 5.162 abitanti della provincia di Reggio Calabria. Importante località turistica e balneare poco a nord di Reggio Calabria , costituisce uno tra i borghi più belli e caratteristici d’Italia, meta di artisti in ogni epoca e di ogni nazionalità ed è una frequentatissima meta estiva. Da non perdere è la passeggiata a Chianalea, caratteristico borgo sul mare.